domenica 20 settembre 2015

Incentivi per la creazione di imprese giovanili e femminili

E’ stato pubblicato il decreto attuativo che agevola, in tutta Italia, progetti imprenditoriali finalizzati a favorire la nascita e lo sviluppo di imprese a prevalente partecipazione giovanile o femminile.

Incentivi
Gli incentivi prevedono un mutuo agevolato a tasso zero della durata massima di 8 anni e di importo massimo pari al 75% delle spese ammissibili. L’ammontare massimo del progetto agevolabile è di 1,5 milioni di euro. Alle imprese beneficiarie è richiesta la copertura finanziaria, con mezzi propri o di terzi, del 25% del programma di investimento, che dovrà essere realizzato entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento. Gli incentivi sono concessi secondo il regolamento de minimis.

Beneficiari
Gli incentivi sono rivolti alle imprese costituite in forma societaria, anche cooperativa, composte per oltre il 50% dei soci e delle quote da donne o da giovani fino a 35 anni di età,  purchè siano state costituite da massimo 12 mesi al momento della presentazione della domanda o, se non ancora costituite, che vengano  costituite entro 45 giorni dalla comunicazione di esito positivo dell’istruttoria della domanda. Si evidenzia quest’ultimo aspetto, che consente ai futuri soci di presentare il progetto d’investimento senza avere ancora costituito la società.

Settori agevolati
I progetti imprenditoriali possono riguardare la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi in tutti i settori, compresi il commercio e il turismo. 
Particolare rilevanza è riconosciuta alle attività di innovazione sociale e a quelle riconducibili alla filiera turistico-culturale, alle iniziative che valorizzano il patrimonio culturale e ambientale o potenziano i servizi per la ricettività.

Spese ammissibili
Sono agevolabili le spese per beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche

Presentazione delle domande

Per conoscere tempi e modalità di presentazione delle domande si dovrà attendere il provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico.

Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo

A seguito dell’emanazione del decreto attuativo, è divenuto pienamente operativo il credito d’imposta per attività di Ricerca & Sviluppo

Soggetti beneficiari
Possono beneficiare dell'agevolazione tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività in ricerca e sviluppo a decorrere da gennaio 2015 e fino a dicembre 2019

Attività ammissibili
a) lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità l'acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti;
b) ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi di cui alla lettera c);
c) acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l'elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida;
d) produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.
Nota: non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

Costi agevolabili
Sono ammissibili i costi di competenza, direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:
a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico, che sia: dipendente dell'impresa e impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo (con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali) ovvero in rapporto di collaborazione con l'impresa (compresi gli esercenti arti e professioni, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, a condizione che svolga la propria attività presso le strutture dell’ impresa);

b) le quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l'attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell'imposta sul valore aggiunto;
c) le spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l'impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa;
d) le competenze tecniche e privative industriali relative a un'invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.

Agevolazione concedibile
Il credito d'imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attivita' di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d'imposta in relazione al quale si intende fruire dell'agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta precedenti a quello in cui sono realizzate le spese da agevolarsi.
La percentuale da utilizzare per il calcolo dell’agevolazione è diversa a seconda della tipologia di spesa sostenuta, infatti per le spese di cui ai punti a) e c) del paragrafo precedente, la percentuale di credito d’imposta spettante sarà del 50%, mentre per le altre tipologie di spese sarà del 25%


Per fruire del credito d’imposta, le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale dovranno avvalersi della certificazione contabile di un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali che certifichi la spesa effettuata. Tale certificazione dovrà essere allegata al bilancio.

Credito d’imposta per imprese turistico-ricettive

E' operativo il credito d’imposta che agevola le spese di ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche, riqualificazione energetica, acquisto di mobili, sostenute nell’anno 2014 da imprese turistico-ricettive, già operative al 1° gennaio 2012, con almeno 7 camere, compresi alberghi, villaggi-albergo, residenze turistiche, alberghi diffusi.

Viene riconosciuto un credito d’imposta del 30% della spesa sostenuta, dietro la presentazione di un’apposita istanza telematica, corredata della certificazione rilasciata da un dottore commercialista che assevera la veridicità delle spese.
Il limite massimo di spesa agevolabile è di 666.000 euro, a fronte delle quali è ottenibile un credito d’imposta massimo di € 200.000

Le spese agevolabili sono quelle sostenute per:
ristrutturazione edilizia (rinnovo e sostituzione di parti anche strutturali degli edifici, demolizione e ricostruzione anche con modifica della sagoma, miglioramento sismico, realizzazione o integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici, frazionamento o accorpamento di unità immobiliari, a patto che non si alteri la volumetria complessiva degli edifici e la destinazione d’uso, sostituzione di serramenti esterni e interni, sostituzione di pavimentazioni);
restauro e risanamento conservativo;
riqualificazione energetica (globale, sull’involucro edilizio, di sostituzione degli impianti di climatizzazione, impianti da fonti rinnovabili);
eliminazione delle barriere architettoniche(rifacimento di scale, ascensori e servoscala, realizzazioni di bagni e sistemi domotici per disabili);
acquisto di mobili, componenti d’arredo, cucine professionali, arredi outdoor, attrezzature sportive e per centri benessere (la quota destinata ai mobili e componenti d’arredo non potrà superare il 10% delle risorse annue disponibili).

Il credito ottenuto è ripartito in 3 quote annuali di pari importo (utilizzabile esclusivamente in compensazione) e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
La procedura di presentazione delle istanze è telematica, secondo le modalità del cosiddetto “click-day” (saranno accolte le domande presentate per prime, fino ad esaurimento delle risorse disponibili).

Le istanze sono presentabili a partire dal 15 settembre 2015