Con la presente circolare si
vuole richiamare l’attenzione dei clienti che intendono realizzare investimenti,
che, qualora ricorrano alcune condizioni, possono utilizzare cumulativamente
due strumenti che consentono di ottenere un credito d’imposta ed un finanziamento agevolato con un
contributo in conto interessi, sul quale è anche possibile richiedere la
garanzia del Fondo di garanzia per le PMI. Tra l’altro, la possibilità di
cumulo è esperibile anche per gli investimenti da eseguire tramite locazione
finanziaria, atteso che entrambe le agevolazioni considerano agevolabili i beni
acquisiti in leasing.
Si precisano meglio di
seguito le caratteristiche dei due strumenti:
Credito d’imposta investimenti (D.L. 91/2014): ne possono
fruire gli imprenditori per l’acquisto o l’acquisizione in leasing finanziario
di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di
fabbrica ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali. I beni
devono essere di un importo unitario non inferiore a 10mila euro ed il valore
dell’investimento complessivo, avviato
successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi, deve essere
compreso tra 20 mila e 2 milioni di euro. Il calcolo dell'agevolazione fiscale
prevede che l'importo del credito sia pari al 15% delle spese sostenute in
eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali realizzati
nei cinque periodi di imposta precedenti, con facoltà di escludere dal calcolo
della media il periodo in cui l'investimento è stato maggiore. Il credito
d'imposta spetta, a costruzione ultimata, anche per i beni costruiti dalle
imprese in economia.
Nuova Sabatini (Dl 69/13): l'agevolazione consiste in un contributo pari
all'ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, al
tasso di interesse del 2,75% su un finanziamento della durata di cinque anni e
d'importo equivalente a quello concesso da una banca a tasso di mercato. Per
fruirne occorre presentare alla banca, tramite PEC, la richiesta del finanziamento
e del contributo. La banca effettua l’istruttoria e, se l’esito è positivo,
adotta la delibera di finanziamento rimandando al Ministero dello Sviluppo
Economico la concessione del contributo. L'erogazione del contributo si avrà al
completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa e viene effettuata
in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di
concessione.
Si fa notare che questi
strumenti non offrono lo stesso appeal che possedeva, ad es., il credito
d’imposta investimenti nazionale utilizzabile nel periodo 2006/2013(L.296/’06)
o quello del credito d’imposta regionale (L.R.11/’09) utilizzabile nel periodo
2011/2013, ma permettono comunque alle aziende che hanno l’esigenza di
aumentare la capacità produttiva, rinnovare le attrezzature, intraprendere
nuove produzioni, ecc. di finanziare più facilmente gli acquisti e di
recuperare, con il credito d’imposta, una parte del costo.
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