Con la nuova finanziaria per il 2020 (L. 160 del 27.12.2019)
sono stati confermati alcuni incentivi preesistenti (quale il credito d’imposta
investimenti Mezzogiorno), mentre ne sono stati modificati altri, tra cui: il
super e l ’iper ammortamento. Facciamone il punto:
Credito
d’imposta investimenti Mezzogiorno
La nuova finanziaria ha prorogato anche per il 2020 la
operatività di questo credito d’imposta, lasciandone inalterate le regole di
funzionamento. Si ricorda che questa misura agevolativa consente di ottenere un
credito di imposta per l’acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di beni
strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del
Mezzogiorno. Il credito è calcolato in percentuale rispetto all’investimento
effettuato, in misura variabile dal 45% al 25%, a seconda delle
dimensioni aziendali. In merito alle caratteristiche di questa misura
agevolativa, si rimanda alle precedenti circolari già inviate. Si precisa che
ad oggi non è stata stata ancora aggiornata la procedura per la presentazione
delle nuove istanze, ma sarà sicuramente resa disponibile a breve.
Ex
Super ammortamento
Il super ammortamento
ha subito con la nuova finanziaria delle modifiche radicali, in quanto è stato
trasformato, da beneficio fruibile sotto forma di aumento dei costi deducibili,
in un credito d’imposta del 6%, fino ad un importo di costi ammissibili
di € 2 mil., applicabile all’ acquisto di beni ammortizzabili strumentali
all’attività d’impresa (con esclusione di: mezzi di trasporto di cui al comma 1
dell’art. 164 TUIR (autoveicoli, autocaravan, motocicli, veicoli per il
trasporto pubblico, navi, aeromobili), beni con coefficienti di ammortamento
inferiore al 6,5%, fabbricati e costruzioni, beni di cui all’all.3 L. 208/2015
(condutture per industrie di imbottigliamento acque, industrie del gas, aerei, materiale
ferroviario), nonché beni gratuitamente devolvibili realizzati da imprese
operanti in alcuni settori dei servizi pubblici).
Questo credito
d’imposta sarà fruibile in 5 quote annuali a partire dall’anno successivo a
quello di entrata in funzione dei beni agevolati.
Salvo chiarimenti che
sicuramente seguiranno, per potere avvalersi del credito, è importante inserire
nelle fatture e negli altri documenti relativi all’ acquisizione dei beni, la
dicitura: “Spesa agevolata con il credito d’ imposta previsto all’art. 1,
commi 184-194 della legge n. 160 del 27.12.2019”.
Così come quello precedente, l’ex super ammortamento è cumulabile
con il credito d’imposta investimenti per il Mezzogiorno, dunque, per avvalersi
di entrambi gli incentivi, bisognerà chiedere ai fornitori di apporre nelle
fatture elettroniche, sia la dicitura prevista per il credito d’imposta
investimenti nel Mezzogiorno che la dicitura prevista per questo nuovo credito
d’imposta
Ex
Iper ammortamento
Anche l’ iper ammortamento ha subito con la nuova finanziaria
delle modifiche radicali, anch’ esso è stato trasformato in un credito
d’imposta, in questo caso:
- credito d’imposta del 40%, fino ad un importo di costi
ammissibili di € 2,5 mil. (20% per i costi oltre i 2,5 e fino a 10 mil di €), applicabile
all’ acquisto di beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica
(All. A alla legge 232/2016)
- credito d’imposta
del 15%, nel caso di beni immateriali, fino ad un importo di costi
ammissibili di € 700 mila, applicabile all’ acquisto di beni immateriali
funzionali alla trasformazione tecnologica (All. B alla legge 232/2016).
Questi crediti
d’imposta saranno fruibili in 3 quote annuali a partire dall’anno successivo a
quello di entrata in funzione dei beni agevolati.
Salvo chiarimenti che
sicuramente seguiranno, è importante attenzionare tre condizioni, previste
dalla norma, necessarie per avvalersi di questi benefici:
1- Inserire nelle
fatture e negli altri documenti relativi all’ acquisizione dei beni, la
dicitura: “Spesa agevolata con il credito d’ imposta previsto all’art. 1,
commi 184-194 della legge n. 160 del 27.12.2019”;
2- Nel caso in cui il
valore unitario dei beni sia superiore a 300.000 €, produrre una perizia
rilasciata da un tecnico o un attestato di conformità rilasciato da un ente
di certificazione, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche
tecniche tali da includerli negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B annessi
alla legge n. 232-2016 e sono interconnessi al sistema aziendale. Per i beni di
costo unitario non superiore a 300.000 €, l'onere documentale può essere
adempiuto attraverso una dichiarazione resa dal legale rappresentante.
3- Effettuare una comunicazione
al Ministero dello Sviluppo Economico (le modalità saranno indicate in
seguito, con apposito decreto)
Così come quello precedente, l’ex iper ammortamento è cumulabile
con il credito d’imposta investimenti per il Mezzogiorno, dunque, per
avvalersi di entrambi gli incentivi, bisognerà chiedere ai fornitori di apporre
nelle fatture elettroniche, sia la dicitura prevista per il credito d’imposta
investimenti nel Mezzogiorno che la dicitura prevista per questo nuovo credito
d’imposta
Sul
cumulo
In merito alla cumulabilità di questi nuovi crediti d’imposta con
il credito d’imposta Mezzogiorno, si evidenzia che la norma ne consente il
cumulo “a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non
concorrenza alla formazione del reddito e alla base imponibile dell'imposta
regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo
sostenuto”.
Si rimane a disposizione per l’approfondimento dei contenuti
e la presentazione delle istanze.
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