Sono state
pubblicate le disposizioni attuative della sottomisura 4.2, per la quale a
breve sarà pubblicato il relativo bando, che sostiene gli investimenti
riguardanti la trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti
agricoli, la realizzazione di nuovi prodotti/processi, l’ introduzione di
nuove tecnologie e di sistemi di qualità, la tracciabilità, la logistica
aziendale (in particolare la razionalizzazione della catena del freddo), lo stoccaggio
e le lavorazioni, la riduzione dell’impatto ambientale (con particolare
riguardo al recupero dei sottoprodotti e allo smaltimento dei rifiuti).
Chi può beneficiare dei
contributi
I soggetti beneficiari
degli interventi sono gli agricoltori singoli o associati, le persone fisiche o
giuridiche, le PMI e grandi imprese che svolgono attività di lavorazione,
trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (definiti tali
secondo la normativa europea)
Contributi erogabili
Il sostegno sarà erogato
sotto forma di contributi in conto capitale pari al 50% del costo della spesa
ammissibile. E’ prevista una maggiorazione del 20% per le operazioni sostenute
nel quadro del PEI
(Partenariato Europeo per
l’Innovazione) in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura. In
alcuni casi, ai sensi della normativa UE, il contributo è soggetto alle norme
«de minimis», in tal caso l’importo complessivo dell’aiuto concesso ad una
medesima impresa non potrà superare i 200.000,00 euro nell’arco di tre esercizi
finanziari.
Interventi e spese ammissibili
Il sostegno è concesso per
le seguenti categorie di investimenti materiali ed immateriali:
- costruzione, acquisizione o miglioramento di
beni immobili al servizio della lavorazione, trasformazione e
commercializzazione delle produzioni (il costo per l’acquisto di fabbricati è
ammesso fino al limite del 30% del valore complessivo del progetto);
- acquisto di nuove
macchine e attrezzature, comprese le spese di trasporto e montaggio, veicoli
stradali specializzati permanentemente attrezzati (questi ultimi solo se omologati
esclusivamente per il trasporto delle materie prime dalle aziende di produzione
allo stabilimento di lavorazione e per una spesa massima del 20% del totale investimento);
- acquisto di terreni edificabili
per la realizzazione dei fabbricati (per un costo non superiore al 10% delle
spese di investimento);
- investimenti immateriali
connessi ad investimenti materiali, come e di programmi informatici, ricerche e
studi di mercato, brevetti, licenze;
- spese generali, collegate
alle spese di cui alle lettere di cui sopra, quali onorari di professionisti
e/o consulenti abilitati, studi di fattibilità, sino alla percentuale massima
del 12% del costo totale dell’investimento
- impianti per il risparmio
energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico,
solare e mini-eolicio, energia prodotta da biomassa di scarto), solo per
l’autoconsumo;
- realizzazione di nuovi
prodotti/processi e introduzione di nuove tecnologie e di sistemi di qualità,
tracciabilità e gestione ambientale;
- logistica aziendale, ed
in particolare per la razionalizzazione della catena del freddo con interventi
innovativi a livello di stoccaggio, lavorazione;
- riduzione dell’impatto ambientale con
particolare riguardo al recupero dei sottoprodotti e lo smaltimento dei
rifiuti;
- acquisizione di hardware
e software finalizzati all’adozione di tecnologie dell’informazione e
comunicazione ed al commercio elettronico, nonché primo accesso e allacciamento
alla rete;
- tutela e miglioramento dell’ambiente e miglioramento
delle condizioni di igiene e benessere degli animali nella fase di macellazione
Requisiti di accesso e
condizioni di ammissibilità
Già all’atto di
presentazione della domanda i soggetti richiedenti devono possedere una serie
di requisiti e condizioni (pena l’inammissibilità della stessa), tra le quali:
a) Redditività e
capacità finanziaria adeguata alla sostenibilità dell'investimento, desunta dal valore di una serie di indici economici
e finanziari e da adeguati vqalori di patrimonio netto;
b) Integrazione nella filiera agroalimentare: l'impresa dovrà disporre di contratti d’acquisto
e/o accordi di fornitura di materie prime (stipulati con i produttori singoli
ed associati) o per prodotti semilavorati, scarti di lavorazione, sottoprodotti
di lavorazione ecc. (stipulati con imprese di lavorazione, trasformazione e/o
commercializzazione), per una quota pari almeno al 51 % del prodotto totale da
lavorare, trasformare o commercializzare di provenienza extra-aziendale (questi contratti non sono previsti se i
soggetti richiedenti sono organismi associativi di produttori);
In ogni caso il
dimensionamento complessivo degli impianti del beneficiario dovrà essere
commisurato agli eventuali quantitativi di produzione propria ai quali si
sommano quelli di produzione proveniente dai contratti e/o accordi di cui
sopra.
Presentazione delle
domande
Come premesso, a breve uscirà il bando che consentirà la
presentazione delle istanze alle quali dovrà essere allegata la seguente
documentazione (si riporta di seguito solo quella principale):
- piano aziendale degli investimenti, sottoscritto dal richiedente l’aiuto e da un
revisore dei conti iscritto al registro dei revisori legali;
- attestazione relativa alla dimostrazione
del possesso della redditività, redatta e sottoscritta da un revisore contabile
iscritto nel registro dei revisori legali, che dimostri il rispetto dei criteri
previsti, con il calcolo degli indici economici e finanziari, e la
quantificazione del patrimonio netto;
- titolo di proprietà dell’immobile su cui
è previsto l’intervento, o altro titolo di possesso;
- attestazione redatta e sottoscritta da un revisore
contabile iscritto nel registro, che l’impresa non è in difficoltà;
- contratti di
conferimento almeno triennali (obbligatori per i richiedenti diversi dagli
organismi associativi di produttori)
- elaborato relativo al costo
dell'investimento, con apposto timbro data e firma del progettista e del
richiedente, che comprenda: il computo
metrico estimativo delle opere edili, la spesa prevista per i macchinari e le
attrezzature, le spese generali;
- n. 3 preventivi di spesa forniti da
ditte indipendenti e in concorrenza per l’acquisizione dei beni;
- analisi prezzi a firma del tecnico
progettista per le opere e/o lavori non contemplati nel prezziario Lavori
Pubblici vigente;
- corografia in scala non inferiore a
1:25.000 e planimetria su base catastale, ante e post investimento, con
ubicazione delle opere da realizzare;
- elaborati architettonici e strutturali
delle opere da realizzare (piante, sezioni e prospetti in scala adeguata); nel
caso di acquisto di macchinari ed attrezzature: lay-out;
- attestazione, a firma di un revisore
contabile iscritto al registro dei revisori legali, nella quale devono essere
riportati i parametri dimensionali dell’impresa richiedente, specificando se
trattasi di impresa autonoma, associata o collegata.
- scheda tecnica di auto-valutazione per
l’attribuzione del punteggio e documentazione comprovante le condizioni per la
convalida del punteggio auto-attribuito;
- se l’ente beneficiario è una società:
atto costitutivo e statuto, delibera dell’ organo di amministrazione che
approva l’iniziativa proposta, delibera dell’assemblea dei soci con la quale si
autorizza il legale rappresentante ad assumere l’impegno finanziario di spesa
per la parte non coperta dal sostegno pubblico, con indicazione motivata della
fonte di finanziamento (supportata da specifiche dichiarazioni di intenti
rilasciate da istituti di credito, nel caso sia previsto il ricorso a mutui o
prestiti), delibera dell’assemblea dei soci con la quale si autorizza l’aumento
di capitale sociale, specificando che detto aumento non è destinato a garantire
la copertura dell’impegno finanziario di spesa per la parte eccedente l’aiuto
pubblico;
- documentazione
per la cantierabilità: autorizzazione allo scarico delle acque reflue,
certificato di agibilità e destinazione
d’uso per i locali destinati all’installazione di attrezzature e impianti di
lavorazione oggetto di finanziamento, documentazione comprovante il rispetto
della normativa in materia di autocontrollo dell’igiene dei prodotti
alimentari, autorizzazione sanitaria esistente e/o dichiarazione inizio
attività, autorizzazione, concessione edilizia o segnalazione certificata
inizio attività (S.C.I.A.), nulla osta dell’Ufficio del Genio Civile,
valutazione di incidenza, valutazione di impatto ambientale, altre
autorizzazioni rilasciate dagli Enti competenti per gli interventi ricadenti
nelle aree Natura 2000.
- altra documentazione
specifica nel caso in cui l’ investimento preveda l’acquisto di fabbricati e/o
terreni e/o impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Punteggi
La valutazione e la
selezione delle domande di sostegno avverrà tramite l’attribuzione di punteggi
nel rispetto dei criteri che saranno definiti dal bando e che rispetteranno
quelli definiti dall’Amministrazione, ai sensi dell’art. 49 del Regolamento UE
n. 1305/2013, rielaborati e/o integrati dal Comitato di Sorveglianza del PSR
Sicilia 2014/2020, indicati sul sito sicilia.it e vigenti.
Si rimane a
disposizione per l’approfondimento dei contenuti delle disposizioni attuative e
lo studio di fattibilità delle pratiche. Si precisa che, trattandosi di una
pratica complessa, alla quale dovranno concorrere piu’ professionalità, è
importante che l’impresa interessata manifesti subito la volontà di partecipare
al bando di prossima emanazione.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.