martedì 5 aprile 2016

Nuovo credito d’imposta per investimenti nelle regioni del Sud

E' operativo il credito d’imposta previsto dalla finanziaria 2016, che porta in dote 617 milioni di euro per gli investimenti in beni strumentali effettuati dal 1° gennaio 2016.
E’ possibile ottenere il credito di imposta per l’acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno. Il credito è calcolato in percentuale rispetto all’investimento netto effettuato, in misura variabile dal 20 al 10%, a seconda delle dimensioni aziendali.
La disciplina del nuovo credito d'imposta ricalca in parte quella dell'originario bonus introdotto dall'art. 8 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Legge finanziaria 2001) ed in parte quello introdotto dalla legge n.296/2006 (finanziaria 2007).

Chi può beneficiare del bonus
Il credito d’imposta è riservato ai soggetti che svolgono attività d’ impresa in tutti i settori, tranne quelli espressamente esclusi (industria siderurgica, carbonifera, costruzione navale, fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche, credito, finanza e assicurazioni). Alle imprese del settore produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura, e della loro trasformazione e commercializzazione, gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato. L’agevolazione non si applica alle imprese in difficoltà. Sono del tutto ininfluenti la natura giuridica dell’ente ed il regime di contabilità adottato.

Beni agevolabili
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, consistente nell’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Nello specifico l’agevolazione può essere concessa solamente agli investimenti in beni strumentali nuovi per:
-la realizzazione di un nuovo stabilimento;
-l’ampliamento di uno stabilimento esistente;
-la diversificazione della produzione di uno stabilimento;
-la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
-la riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito.
Pertanto, vanno considerati esclusi tutti gli investimenti che non realizzino una fattispecie di investimento iniziale (ad esempio sostituzione di singoli beni strumentali) ed altresì gli investimenti in immobili e veicoli in quanto non richiamati.

Come ottenere l’agevolazione
Per fruire del credito d’imposta dovrà essere presentata all’Agenzia delle entrate, a partire dal 30 giugno 2016, un’apposita istanza telematica nella quale andranno indicati i dati relativi al progetto d’investimento ed alla struttura produttiva e dichiarati i requisiti previsti dalla normativa nazionale e comunitaria (tra cui la regolarità contributiva ed assicurativa - durc). Infine, per gli investimenti più rilevanti, è prvista l’indicazione dei soggetti a carico dei quali sono previsti i controlli antimafia. Non è previsto un click-day ma, considerato che il budget messo a disposizione è limitato, è consigliabile presentare l’ istanza già nel primo giorno utile.

Come determinare il credito d’imposta
L’agevolazione è commisurata alla quota del costo complessivo dei beni ammissibili, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, a 5 milioni per le medie imprese e a 15 milioni per le grandi imprese, eccedente gli ammortamenti dedotti nel periodo d’imposta, relativi alle medesime categorie dei beni d’investimento della stessa struttura produttiva, ad esclusione degli ammortamenti dei beni che formano oggetto dell’investimento agevolato (investimento netto). Per cui  è necessario tenere conto anche dei cosiddetti "ammortamenti figurativi", relativamente ai beni detenuti in leasing.

Cumulabilità
La norma prevede espressamente che il credito d’imposta non è cumulabile con aiuti erogati in regime “de minimis”, né con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammissibili. Non è quindi cumulabile con la legge Sabatini ed è invece sicuramente cumulabile con i super-ammortamenti del 140% e con il bonus per la capitalizzazione patrimoniale delle imprese (Ace).

Modalità di utilizzazione del credito d’imposta
Il beneficiario potrà utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione ed a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio, da parte dell’ Agenzia delle entrate, dell’ attestazione di fruibilità del credito d’imposta. Il credito dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di maturazione e nelle dichiarazione dei redditi successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo. Il bonus non è soggetto all’ordinario limite di utilizzo di 250.000 euro annui.