domenica 6 novembre 2016

Credito d’imposta per gli interventi di bonifica dall’amianto

Sono state rese note le modalità per la presentazione delle richieste di credito d’imposta per gli interventi
di bonifica dall’ amianto su beni e strutture produttive. Dal prossimo 16 novembre e sino al prossimo 31
marzo 2017, le imprese che a quella data avranno già realizzato gli interventi di bonifica, potranno
richiedere il credito d’imposta che sarà riconosciuto previa verifica, secondo l’ordine di presentazione delle
domande, della capienza dei fondi.

Beneficiari
Il bonus è riconosciuto a favore dei soggetti titolari di reddito d'impresa, che hanno effettuano interventi di
bonifica dall'amianto, su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, dal 1° gennaio 2016 al
31 dicembre 2016.

Interventi
Sono ammissibili al credito d’imposta gli interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in
impianti autorizzati, dell'amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel
territorio nazionale effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono
ammesse, inoltre, le spese di consulenze professionali e perizie tecniche nei limiti del 10% delle spese
complessive sostenute e comunque non oltre l’ammontare di 10 mila euro per ciascun progetto di bonifica
unitariamente considerato. Sono considerate eleggibili le spese per la rimozione e lo smaltimento, anche
previo trattamento in impianti autorizzati, di:
ü lastre di amianto piane o ondulate, coperture in eternit;
ü tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale in
amianto;
ü sistemi di coibentazione industriale in amianto.
Agevolazioni
Il credito d'imposta è pari al 50% delle spese e spetta a condizione che la spesa complessiva sostenuta in
relazione a ciascun progetto di bonifica, unitariamente considerato, sia almeno pari a 20.000
euro. L'ammontare totale dei costi eleggibili è, in ogni caso, limitato all'importo di 400.000 euro per
ciascuna impresa.
Domande
A corredo della domanda dovrà essere allegata, a pena di esclusione, la seguente documentazione:
il piano di lavoro del progetto di bonifica unitariamente considerato presentato all'ASL competente;
la comunicazione alla ASL di avvenuta ultimazione dei lavori/attività di cui al piano di lavori già approvato
comprensiva della documentazione attestante l'avvenuto smaltimento in discarica autorizzata e, nel caso di
amianto friabile in ambienti confinati, anche la certificazione della ASL di restituibili ad ambienti bonificati;
l'attestazione dell’effettività delle spese sostenute, rilasciata dal Presidente del collegio sindacale,
ovvero da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili;
la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa agli altri aiuti «de minimis» eventualmente fruiti
durante l'esercizio finanziario in corso e nei due precedenti.

Si specifica che le spese, alla data di presentazione della domanda, devono essere sostenute ai sensi dell’ art.
109 del TUIR, per cui è sufficiente la realizzazione materiale dell’intervento e l’accettazione del SAL

Disposizioni attuative per investimenti riguardanti la lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

Sono state pubblicate le disposizioni attuative della sottomisura 4.2, per la quale a breve sarà pubblicato il relativo bando, che sostiene gli investimenti riguardanti la trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli, la realizzazione di nuovi prodotti/processi, l’ introduzione di nuove tecnologie e di sistemi di qualità, la tracciabilità, la logistica aziendale (in particolare la razionalizzazione della catena del freddo), lo stoccaggio e le lavorazioni, la riduzione dell’impatto ambientale (con particolare riguardo al recupero dei sottoprodotti e allo smaltimento dei rifiuti).

Chi può beneficiare dei contributi
I soggetti beneficiari degli interventi sono gli agricoltori singoli o associati, le persone fisiche o giuridiche, le PMI e grandi imprese che svolgono attività di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (definiti tali secondo la normativa europea)

Contributi erogabili
Il sostegno sarà erogato sotto forma di contributi in conto capitale pari al 50% del costo della spesa ammissibile. E’ prevista una maggiorazione del 20% per le operazioni sostenute nel quadro del PEI
(Partenariato Europeo per l’Innovazione) in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura. In alcuni casi, ai sensi della normativa UE, il contributo è soggetto alle norme «de minimis», in tal caso l’importo complessivo dell’aiuto concesso ad una medesima impresa non potrà superare i 200.000,00 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

Interventi e spese ammissibili
Il sostegno è concesso per le seguenti categorie di investimenti materiali ed immateriali:
-  costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili al servizio della lavorazione, trasformazione e commercializzazione delle produzioni (il costo per l’acquisto di fabbricati è ammesso fino al limite del 30% del valore complessivo del progetto);
- acquisto di nuove macchine e attrezzature, comprese le spese di trasporto e montaggio, veicoli stradali specializzati permanentemente attrezzati (questi ultimi solo se omologati esclusivamente per il trasporto delle materie prime dalle aziende di produzione allo stabilimento di lavorazione e per una spesa massima del 20% del totale investimento);
- acquisto di terreni edificabili per la realizzazione dei fabbricati (per un costo non superiore al 10% delle spese di investimento);
- investimenti immateriali connessi ad investimenti materiali, come e di programmi informatici, ricerche e studi di mercato, brevetti, licenze;
- spese generali, collegate alle spese di cui alle lettere di cui sopra, quali onorari di professionisti e/o consulenti abilitati, studi di fattibilità, sino alla percentuale massima del 12% del costo totale dell’investimento
- impianti per il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare e mini-eolicio, energia prodotta da biomassa di scarto), solo per l’autoconsumo;
- realizzazione di nuovi prodotti/processi e introduzione di nuove tecnologie e di sistemi di qualità, tracciabilità e gestione ambientale;
- logistica aziendale, ed in particolare per la razionalizzazione della catena del freddo con interventi innovativi a livello di stoccaggio, lavorazione;
-  riduzione dell’impatto ambientale con particolare riguardo al recupero dei sottoprodotti e lo smaltimento dei rifiuti;
- acquisizione di hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie dell’informazione e comunicazione ed al commercio elettronico, nonché primo accesso e allacciamento alla rete;
-  tutela e miglioramento dell’ambiente e miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali nella fase di macellazione

Requisiti di accesso e condizioni di ammissibilità
Già all’atto di presentazione della domanda i soggetti richiedenti devono possedere una serie di requisiti e condizioni (pena l’inammissibilità della stessa), tra le quali:
a) Redditività e capacità finanziaria adeguata alla sostenibilità dell'investimento, desunta dal valore di una serie di indici economici e finanziari e da adeguati vqalori di patrimonio netto;
b) Integrazione nella filiera agroalimentare: l'impresa dovrà disporre di contratti d’acquisto e/o accordi di fornitura di materie prime (stipulati con i produttori singoli ed associati) o per prodotti semilavorati, scarti di lavorazione, sottoprodotti di lavorazione ecc. (stipulati con imprese di lavorazione, trasformazione e/o commercializzazione), per una quota pari almeno al 51 % del prodotto totale da lavorare, trasformare o commercializzare di provenienza extra-aziendale (questi contratti non sono previsti se i soggetti richiedenti sono organismi associativi di produttori);

In ogni caso il dimensionamento complessivo degli impianti del beneficiario dovrà essere commisurato agli eventuali quantitativi di produzione propria ai quali si sommano quelli di produzione proveniente dai contratti e/o accordi di cui sopra.

Presentazione delle domande
Come premesso, a breve uscirà il bando che consentirà la presentazione delle istanze alle quali dovrà essere allegata la seguente documentazione (si riporta di seguito solo quella principale):
- piano aziendale degli investimenti,  sottoscritto dal richiedente l’aiuto e da un revisore dei conti iscritto al registro dei revisori legali;
- attestazione relativa alla dimostrazione del possesso della redditività, redatta e sottoscritta da un revisore contabile iscritto nel registro dei revisori legali, che dimostri il rispetto dei criteri previsti, con il calcolo degli indici economici e finanziari, e la quantificazione del patrimonio netto;
- titolo di proprietà dell’immobile su cui è previsto l’intervento, o altro titolo di possesso;
- attestazione redatta e sottoscritta da un revisore contabile iscritto nel registro, che l’impresa non è in difficoltà;
- contratti di conferimento almeno triennali (obbligatori per i richiedenti diversi dagli organismi associativi di produttori)
- elaborato relativo al costo dell'investimento, con apposto timbro data e firma del progettista e del richiedente, che comprenda:  il computo metrico estimativo delle opere edili, la spesa prevista per i macchinari e le attrezzature, le spese generali;
- n. 3 preventivi di spesa forniti da ditte indipendenti e in concorrenza per l’acquisizione dei beni;
- analisi prezzi a firma del tecnico progettista per le opere e/o lavori non contemplati nel prezziario Lavori Pubblici vigente;
- corografia in scala non inferiore a 1:25.000 e planimetria su base catastale, ante e post investimento, con ubicazione delle opere da realizzare;
- elaborati architettonici e strutturali delle opere da realizzare (piante, sezioni e prospetti in scala adeguata); nel caso di acquisto di macchinari ed attrezzature: lay-out;
- attestazione, a firma di un revisore contabile iscritto al registro dei revisori legali, nella quale devono essere riportati i parametri dimensionali dell’impresa richiedente, specificando se trattasi di impresa autonoma, associata o collegata.
- scheda tecnica di auto-valutazione per l’attribuzione del punteggio e documentazione comprovante le condizioni per la convalida del punteggio auto-attribuito;
- se l’ente beneficiario è una società: atto costitutivo e statuto, delibera dell’ organo di amministrazione che approva l’iniziativa proposta, delibera dell’assemblea dei soci con la quale si autorizza il legale rappresentante ad assumere l’impegno finanziario di spesa per la parte non coperta dal sostegno pubblico, con indicazione motivata della fonte di finanziamento (supportata da specifiche dichiarazioni di intenti rilasciate da istituti di credito, nel caso sia previsto il ricorso a mutui o prestiti), delibera dell’assemblea dei soci con la quale si autorizza l’aumento di capitale sociale, specificando che detto aumento non è destinato a garantire la copertura dell’impegno finanziario di spesa per la parte eccedente l’aiuto pubblico;
-  documentazione per la cantierabilità: autorizzazione allo scarico delle acque reflue, certificato di agibilità e destinazione d’uso per i locali destinati all’installazione di attrezzature e impianti di lavorazione oggetto di finanziamento, documentazione comprovante il rispetto della normativa in materia di autocontrollo dell’igiene dei prodotti alimentari, autorizzazione sanitaria esistente e/o dichiarazione inizio attività, autorizzazione, concessione edilizia o segnalazione certificata inizio attività (S.C.I.A.), nulla osta dell’Ufficio del Genio Civile, valutazione di incidenza, valutazione di impatto ambientale, altre autorizzazioni rilasciate dagli Enti competenti per gli interventi ricadenti nelle aree Natura 2000.
- altra documentazione specifica nel caso in cui l’ investimento preveda l’acquisto di fabbricati e/o terreni e/o impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Punteggi
La valutazione e la selezione delle domande di sostegno avverrà tramite l’attribuzione di punteggi nel rispetto dei criteri che saranno definiti dal bando e che rispetteranno quelli definiti dall’Amministrazione, ai sensi dell’art. 49 del Regolamento UE n. 1305/2013, rielaborati e/o integrati dal Comitato di Sorveglianza del PSR Sicilia 2014/2020, indicati sul sito sicilia.it e vigenti.


Si rimane a disposizione per l’approfondimento dei contenuti delle disposizioni attuative e lo studio di fattibilità delle pratiche. Si precisa che, trattandosi di una pratica complessa, alla quale dovranno concorrere piu’ professionalità, è importante che l’impresa interessata manifesti subito la volontà di partecipare al bando di prossima emanazione.

martedì 25 ottobre 2016

Contratti di filiera e di distretto per la produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

A breve saranno operativi gli interventi rivolti a imprese, reti di imprese, Op, che aderiranno ad “Accordi di filiera” o “Accordi di distretto” ed agevoleranno con contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati programmi d’investimento con un ammontare delle spese ammissibili compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro, aventi a riferimento un ambito territoriale multiregionale e che riguardino:

1.   investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
2.   investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la loro commercializzazione;
3.   investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, nei limiti individuati nei Provvedimenti;
4.   costi per la partecipazione dei produttori di Prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei Prodotti agricoli;
5.   Progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

Gli interventi ammissibili possono riguardare:

- le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
- le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli ;
- le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola;
- le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione

Gli investimenti devono essere realizzati entro 4 anni dalla data di sottoscrizione del Contratto di filiera o del Contratto di distretto ed avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Le agevolazioni sono concesse con procedura valutativa a “sportello”, applicata alle domande presentate dai Soggetti proponenti, e nella forma del contributo in conto capitale e del finanziamento agevolato, tenendo conto della localizzazione, della tipologia di interventi e della dimensione dell’impresa, come segue:
1.   nella forma di contributo in conto capitale, fino al 50% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e fino al 40% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni;
2.   nella forma del finanziamento, fino al 100% degli investimenti ammissibili, articolato nelle due componenti di finanziamento agevolato e finanziamento bancario

L’ammontare minimo di mezzi apportati dal soggetto beneficiario alla copertura finanziaria del Progetto non deve essere inferiore al 25% degli investimenti ammissibili. A tal fine, vengono considerati tutti i mezzi di copertura finanziaria esenti da qualunque elemento di aiuto, ivi compreso il Finanziamento bancario.
Le banche, che devono essere convenzionate con Cassa Depositi e Prestiti, svolgono un ruolo di primo piano nell’operazione, in quanto devono:
a) rilasciare l'attestazione del merito creditizio del soggetto beneficiario;
b) concedere al soggetto stesso il Finanziamento bancario;
c) effettuare la valutazione economico finanziaria;
d) svolgere l'attività di gestione ed erogazione dei Finanziamenti.
La durata del finanziamento può assumere un valore minimo di 4 anni e un massimo di 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del progetto di investimento e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Le erogazioni, a stato avanzamento lavori, sono proporzionalmente imputate al finanziamento agevolato e al finanziamento bancario.

Contributi per l’ acquisto di veicoli industriali da parte di imprese di autotrasporto merci per conto terzi

Le imprese di autotrasporto merci per conto terzi possono richiedere i contributi per l’acquisto di veicoli industriali a basso impatto ambientale e di unità di carico intermodali.
Gli incentivi saranno concessi a fronte di:
- la rottamazione ed il contestuale acquisto di veicoli pesanti con motore Euro VI;
- l’ acquisto di  semirimorchi per trasporto combinato strada-rotaia o strada-mare;
- l’ acquisto di casse mobili e veicoli per il loro trasporto;
- l’ acquisto di veicoli alimentati con gas naturale
Come per tutte le misure agevolative, è richiesto che le imprese siano in regola con il durc ed ogni altra norma di legge

Interventi agevolabili e contributi assegnati
A - Radiazione per rottamazione o per esportazione al di fuori del territorio dell'Unione europea, di automezzi di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate, con contestuale acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di automezzi industriali pesanti nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate, conformi alla normativa anti inquinamento Euro VI.
Il contributo sarà pari a 7.000 euro per ogni veicolo radiato.
B - Acquisizioni, anche mediante locazione finanziaria, di rimorchi e semirimorchi, nuovi di fabbrica, per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di almeno uno dei seguenti dispositivi innovativi:
- spoiler laterali (ammessi dal Regolamento UE n. 1230/2012, masse e dimensioni);
- appendici aerodinamiche posteriori;
- dispositivi elettronici gestititi da centraline EBS (Electronic Braking System) per la distribuzione del carico sugli assali in caso di carichi parziali o non uniformemente distribuiti;
- pneumatici di classe C3 con coefficiente di resistenza al rotolamento (RRC) inferiore a 8,0 kg/t (che corrisponde alle classi di efficienza energetica da A ad E) dotati di Tyre Pressure Monitoring System;
- telematica indipendente collegata all'EBS (Electronic Braking System) in grado di valutare l'efficienza di utilizzo di rimorchi e semirimorchi (tkm);
- dispositivi elettronici gestititi da centraline EBS (Electronic Braking System) per ausilio in sterzata;
- sistema elettronico di controllo dell'usura delle pastiglie freno;
- sistema elettronico di controllo dell'altezza del tetto veicolo.
Il contributo sarà concesso: a) nel limite del 10% del costo di acquisizione in caso di medie imprese e del 20% di tale costo per le piccole imprese, con un tetto massimo di 5.000 euro per ogni semirimorchio. Le acquisizioni sono ammissibili qualora sostenute nell'ambito di un programma di investimenti destinato a creare un nuovo stabilimento, ampliare uno stabilimento esistente, diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi o trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
C - Acquisizioni, anche mediante locazione finanziaria, di automezzi industriali pesanti nuovi di fabbrica a trazione alternativa a metano CNG e elettrica di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate.
Il contributo sarà pari a:
- 3.500 euro per ogni veicolo CNG;
- 10.000 euro per ogni veicolo elettrico.
D - Acquisizioni, anche mediante locazione finanziaria, di automezzi industriali pesanti nuovi di fabbrica a trazione alternativa a metano CNG e gas naturale liquefatto LNG di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 7 tonnellate.
Il contributo sarà pari a:
- 8.000 euro per ogni veicolo a trazione alternativa a metano CNG;
- 20.000 euro per ogni veicolo a trazione alternativa a gas naturale liquefatto LNG.
E - Acquisizioni, effettuate anche mediante locazione finanziaria, di gruppi di 8 casse mobili e 1 rimorchio o semirimorchio portacasse.
Il contributo sarà pari a 8.500 euro per l'acquisto di ciascun insieme di 8 casse e 1 rimorchio o semirimorchio.

Periodo di ammissibilità degli investimenti
Saranno considerati ammissibili gli investimenti essere avviati dal 16 settembre ed ultimati entro il entro il 15 aprile 2017 15 aprile 2017. Non saranno ammesse le acquisizioni di veicoli effettuate all'estero, né i veicoli immatricolati all'estero, anche se successivamente reimmatricolati in Italia a chilometri zero.
I beni agevolati dovranno rimanere nella disponibilità del beneficiario del contributo fino al 31 dicembre 2019, pena la revoca del contributo erogato.

Modalità di utilizzazione del credito d’imposta

Il beneficiario potrà utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione ed a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio, da parte dell’ Agenzia delle entrate, dell’ attestazione di fruibilità del credito d’imposta. Il credito dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di maturazione e nelle dichiarazione dei redditi successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo. Il bonus non è soggetto all’ordinario limite di utilizzo di 250.000 euro annui. 

sabato 10 settembre 2016

Bando per la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura

BENEFICIARI
PMI che hanno che svolgono o svolgeranno le seguenti attività:
- Lavorazione e conservazione del pesce, crostacei e molluschi mediante surgelamento, salatura, eccetera;
- Pesca in acque marine e lagunari e servizi connessi.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Gli interventi ammissibili sono relativi ad investimenti riconducibili ai seguenti interventi:
- Risparmio di energia e/o minor impatto ambientale (incluso il trattamento dei rifiuti);
- Miglioramento della sicurezza, dell’igiene, della salute e delle condizioni di lavoro;
- Trasformazione dei sottoprodotti risultanti dalle attività di trasformazione principale;
- Trasformazione delle catture di pesce commerciale che non possono essere destinate al consumo umano;
- Introduzione di prodotti e/o processi nuovi o migliorativi;
- Trasformazione dei prodotti di acquacoltura biologica.
SPESE AMMISSIBILI
- Acquisto di beni materiali nuovi, quali impianti, macchinari, attrezzature, etc;
- Edifici, Realizzazione di nuovi edifici e Riattamento di immobili esistenti;
- Acquisto di terreno;
- Spese generali;
- Spese per consulenze da parte ci tecnici e professionisti.
Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 09/06/2015.
CONTRIBUTO AMMISSIBILE
Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili
TERMINE ULTIMO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PRATICHE
Le domande potranno essere presentate fìno alla data del 21 novembre 2016

Contributi per imprese del settore culturale e turistico

E' disponibile la modulistica per la presentazione dei progetti imprenditoriali per l’ottenimento di contributi a sostegno di: persone fisiche che intendono costituire un’ impresa, neo-imprese, imprese no profit e onlus, in settori culturali e turistici.

Le linee di intervento
Il bando è articolato nelle seguenti linee di intervento:
·  Nuove Imprese dell’industria culturale, con una dotazione finanziaria di 41,7 milioni di euro,
·  Terzo settore nell’industria culturale, a valere su risorse per 27,4 milioni di euro.
Per tutte le linee di intervento le agevolazioni sono concesse con procedimento a sportello, quindi fino ad esaurimento delle risorse stanziate. Le domande di agevolazione potranno essere presentate al soggetto gestore a partire dalle ore 12.00 del 15 settembre 2016

Linea 1: nuove imprese dell’industria culturale
La prima linea di intervento è dedicata a due tipologie di beneficiari, ubicati nelle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia:
·  le imprese costituite da non più di 36 mesi
·  le persone fisiche che vogliono costituire un'impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
In entrambi i casi sono ammessi agli aiuti i programmi di investimento avviati successivamente alla presentazione della domanda e da concludere entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.
Gli investimenti, di importo non superiore a 400mila euro, possono riguardare attività legate alla cultura.

Concretamente, sono agevolabili le seguenti macro aree di attività imprenditoriali:
·  Attività editoriali;
·  Attività cinematografiche;
·  Realizzazione di Software;
·  Portali web;
·  Studi di ingegneria e di architettura;
·  Attività di marketing e comunicazione;
·  Design di moda e industriale;
·  Rappresentazioni artistiche;
·  Conservazione e restauro di opere d’arte;
·  Gestione di teatri, musei, biblioteche, archivi, luoghi e monumenti storici, orti botanici, riserve naturali

Le spese ammissibili alle agevolazioni comprendono:
·  macchinari, impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili, se strettamente necessari al ciclo di produzione;
·  beni immateriali ad utilità pluriennale, quali programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know how e conoscenze tecniche, anche non brevettate.
Nel limite del 20% dell'importo sono ammissibili anche le spese di gestione per:
·  personale interno qualificato, servizi, consulenze esterne specialistiche

Due le tipologie di contributo previste:
·  un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili.
·  un finanziamento agevolato a tasso zero, della durata di otto anni, con 2 di preammortamento, pari al 40% delle spese ammissibili.
La somma del finanziamento agevolato a tasso zero e del contributo a fondo perduto, pari in linea di massima all’80% della spesa ammissibile, può essere incrementata al 90% nel caso in cui l’impresa richiedente abbia le caratteristiche di impresa femminile o impresa giovanile o sia in possesso del rating di legalità

I progetti, per potere essere agevolati, devono caratterizzarsi per l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato, nell’area di realizzazione dell’attività.

Linea 2: Terzo settore nell’industria culturale

L’ altra linee di intervento riguarda le imprese che agiscono secondo una connotazione “no-profit”, quindi: imprese sociali, comprese le cooperative, ONLUS (organizzazioni di volontariato, Ong, Cooperative sociali, ecc.), che agiscono in alcuni comuni nei quali sono state individuate particolari aree di attrazione culturale.
I programmi di investimento, da avviare dopo la presentazione della domanda e di importo non superiore a 400mila euro, possono essere agevolati con contributi a fondo perduto che coprono l’80% delle spese ammissibili (e possono arrivare al 90% per imprese femminili, giovanili e in possesso del rating di legalità).

I progetti, possono riguardare, le seguenti macro aree di attività:
- Alberghi;
- Ristoranti;
- Attività manifatturiere;
- Attività culturali ed artistiche;
- Attività ricreative e di socializzazione;
- Protezione dell’ ambiente e degli animali

In funzione del collegamento che il bando prevede tra i progetti d’investimento e alcuni specifici attrattori culturali presenti nei territori, per la provincia di Siracusa, sono agevolabili le attività realizzate nei seguenti comuni: Siracusa, Palazzolo Acreide, Floridia, Augusta, Melilli, Carlentini, Sortino, Ferla, Cassaro, Solarino, Priolo Gargallo (ovviamente sono agevolabili anche altri comuni di altre province, che non si riportano solo per motivi di spazio.. e per diffondere i quali si rimane a disposizione)

Le spese ammissibili alle agevolazioni comprendono:
·  macchinari, impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili, se strettamente necessari al ciclo di produzione;
·  beni immateriali ad utilità pluriennale, quali programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know how e conoscenze tecniche, anche non brevettate.


martedì 5 aprile 2016

Nuovo credito d’imposta per investimenti nelle regioni del Sud

E' operativo il credito d’imposta previsto dalla finanziaria 2016, che porta in dote 617 milioni di euro per gli investimenti in beni strumentali effettuati dal 1° gennaio 2016.
E’ possibile ottenere il credito di imposta per l’acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno. Il credito è calcolato in percentuale rispetto all’investimento netto effettuato, in misura variabile dal 20 al 10%, a seconda delle dimensioni aziendali.
La disciplina del nuovo credito d'imposta ricalca in parte quella dell'originario bonus introdotto dall'art. 8 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Legge finanziaria 2001) ed in parte quello introdotto dalla legge n.296/2006 (finanziaria 2007).

Chi può beneficiare del bonus
Il credito d’imposta è riservato ai soggetti che svolgono attività d’ impresa in tutti i settori, tranne quelli espressamente esclusi (industria siderurgica, carbonifera, costruzione navale, fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche, credito, finanza e assicurazioni). Alle imprese del settore produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura, e della loro trasformazione e commercializzazione, gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato. L’agevolazione non si applica alle imprese in difficoltà. Sono del tutto ininfluenti la natura giuridica dell’ente ed il regime di contabilità adottato.

Beni agevolabili
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, consistente nell’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Nello specifico l’agevolazione può essere concessa solamente agli investimenti in beni strumentali nuovi per:
-la realizzazione di un nuovo stabilimento;
-l’ampliamento di uno stabilimento esistente;
-la diversificazione della produzione di uno stabilimento;
-la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
-la riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito.
Pertanto, vanno considerati esclusi tutti gli investimenti che non realizzino una fattispecie di investimento iniziale (ad esempio sostituzione di singoli beni strumentali) ed altresì gli investimenti in immobili e veicoli in quanto non richiamati.

Come ottenere l’agevolazione
Per fruire del credito d’imposta dovrà essere presentata all’Agenzia delle entrate, a partire dal 30 giugno 2016, un’apposita istanza telematica nella quale andranno indicati i dati relativi al progetto d’investimento ed alla struttura produttiva e dichiarati i requisiti previsti dalla normativa nazionale e comunitaria (tra cui la regolarità contributiva ed assicurativa - durc). Infine, per gli investimenti più rilevanti, è prvista l’indicazione dei soggetti a carico dei quali sono previsti i controlli antimafia. Non è previsto un click-day ma, considerato che il budget messo a disposizione è limitato, è consigliabile presentare l’ istanza già nel primo giorno utile.

Come determinare il credito d’imposta
L’agevolazione è commisurata alla quota del costo complessivo dei beni ammissibili, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, a 5 milioni per le medie imprese e a 15 milioni per le grandi imprese, eccedente gli ammortamenti dedotti nel periodo d’imposta, relativi alle medesime categorie dei beni d’investimento della stessa struttura produttiva, ad esclusione degli ammortamenti dei beni che formano oggetto dell’investimento agevolato (investimento netto). Per cui  è necessario tenere conto anche dei cosiddetti "ammortamenti figurativi", relativamente ai beni detenuti in leasing.

Cumulabilità
La norma prevede espressamente che il credito d’imposta non è cumulabile con aiuti erogati in regime “de minimis”, né con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammissibili. Non è quindi cumulabile con la legge Sabatini ed è invece sicuramente cumulabile con i super-ammortamenti del 140% e con il bonus per la capitalizzazione patrimoniale delle imprese (Ace).

Modalità di utilizzazione del credito d’imposta
Il beneficiario potrà utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione ed a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio, da parte dell’ Agenzia delle entrate, dell’ attestazione di fruibilità del credito d’imposta. Il credito dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di maturazione e nelle dichiarazione dei redditi successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo. Il bonus non è soggetto all’ordinario limite di utilizzo di 250.000 euro annui.