domenica 6 novembre 2016

Credito d’imposta per gli interventi di bonifica dall’amianto

Sono state rese note le modalità per la presentazione delle richieste di credito d’imposta per gli interventi
di bonifica dall’ amianto su beni e strutture produttive. Dal prossimo 16 novembre e sino al prossimo 31
marzo 2017, le imprese che a quella data avranno già realizzato gli interventi di bonifica, potranno
richiedere il credito d’imposta che sarà riconosciuto previa verifica, secondo l’ordine di presentazione delle
domande, della capienza dei fondi.

Beneficiari
Il bonus è riconosciuto a favore dei soggetti titolari di reddito d'impresa, che hanno effettuano interventi di
bonifica dall'amianto, su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, dal 1° gennaio 2016 al
31 dicembre 2016.

Interventi
Sono ammissibili al credito d’imposta gli interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in
impianti autorizzati, dell'amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel
territorio nazionale effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono
ammesse, inoltre, le spese di consulenze professionali e perizie tecniche nei limiti del 10% delle spese
complessive sostenute e comunque non oltre l’ammontare di 10 mila euro per ciascun progetto di bonifica
unitariamente considerato. Sono considerate eleggibili le spese per la rimozione e lo smaltimento, anche
previo trattamento in impianti autorizzati, di:
ü lastre di amianto piane o ondulate, coperture in eternit;
ü tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale in
amianto;
ü sistemi di coibentazione industriale in amianto.
Agevolazioni
Il credito d'imposta è pari al 50% delle spese e spetta a condizione che la spesa complessiva sostenuta in
relazione a ciascun progetto di bonifica, unitariamente considerato, sia almeno pari a 20.000
euro. L'ammontare totale dei costi eleggibili è, in ogni caso, limitato all'importo di 400.000 euro per
ciascuna impresa.
Domande
A corredo della domanda dovrà essere allegata, a pena di esclusione, la seguente documentazione:
il piano di lavoro del progetto di bonifica unitariamente considerato presentato all'ASL competente;
la comunicazione alla ASL di avvenuta ultimazione dei lavori/attività di cui al piano di lavori già approvato
comprensiva della documentazione attestante l'avvenuto smaltimento in discarica autorizzata e, nel caso di
amianto friabile in ambienti confinati, anche la certificazione della ASL di restituibili ad ambienti bonificati;
l'attestazione dell’effettività delle spese sostenute, rilasciata dal Presidente del collegio sindacale,
ovvero da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili;
la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa agli altri aiuti «de minimis» eventualmente fruiti
durante l'esercizio finanziario in corso e nei due precedenti.

Si specifica che le spese, alla data di presentazione della domanda, devono essere sostenute ai sensi dell’ art.
109 del TUIR, per cui è sufficiente la realizzazione materiale dell’intervento e l’accettazione del SAL

Disposizioni attuative per investimenti riguardanti la lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

Sono state pubblicate le disposizioni attuative della sottomisura 4.2, per la quale a breve sarà pubblicato il relativo bando, che sostiene gli investimenti riguardanti la trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli, la realizzazione di nuovi prodotti/processi, l’ introduzione di nuove tecnologie e di sistemi di qualità, la tracciabilità, la logistica aziendale (in particolare la razionalizzazione della catena del freddo), lo stoccaggio e le lavorazioni, la riduzione dell’impatto ambientale (con particolare riguardo al recupero dei sottoprodotti e allo smaltimento dei rifiuti).

Chi può beneficiare dei contributi
I soggetti beneficiari degli interventi sono gli agricoltori singoli o associati, le persone fisiche o giuridiche, le PMI e grandi imprese che svolgono attività di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (definiti tali secondo la normativa europea)

Contributi erogabili
Il sostegno sarà erogato sotto forma di contributi in conto capitale pari al 50% del costo della spesa ammissibile. E’ prevista una maggiorazione del 20% per le operazioni sostenute nel quadro del PEI
(Partenariato Europeo per l’Innovazione) in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura. In alcuni casi, ai sensi della normativa UE, il contributo è soggetto alle norme «de minimis», in tal caso l’importo complessivo dell’aiuto concesso ad una medesima impresa non potrà superare i 200.000,00 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

Interventi e spese ammissibili
Il sostegno è concesso per le seguenti categorie di investimenti materiali ed immateriali:
-  costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili al servizio della lavorazione, trasformazione e commercializzazione delle produzioni (il costo per l’acquisto di fabbricati è ammesso fino al limite del 30% del valore complessivo del progetto);
- acquisto di nuove macchine e attrezzature, comprese le spese di trasporto e montaggio, veicoli stradali specializzati permanentemente attrezzati (questi ultimi solo se omologati esclusivamente per il trasporto delle materie prime dalle aziende di produzione allo stabilimento di lavorazione e per una spesa massima del 20% del totale investimento);
- acquisto di terreni edificabili per la realizzazione dei fabbricati (per un costo non superiore al 10% delle spese di investimento);
- investimenti immateriali connessi ad investimenti materiali, come e di programmi informatici, ricerche e studi di mercato, brevetti, licenze;
- spese generali, collegate alle spese di cui alle lettere di cui sopra, quali onorari di professionisti e/o consulenti abilitati, studi di fattibilità, sino alla percentuale massima del 12% del costo totale dell’investimento
- impianti per il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare e mini-eolicio, energia prodotta da biomassa di scarto), solo per l’autoconsumo;
- realizzazione di nuovi prodotti/processi e introduzione di nuove tecnologie e di sistemi di qualità, tracciabilità e gestione ambientale;
- logistica aziendale, ed in particolare per la razionalizzazione della catena del freddo con interventi innovativi a livello di stoccaggio, lavorazione;
-  riduzione dell’impatto ambientale con particolare riguardo al recupero dei sottoprodotti e lo smaltimento dei rifiuti;
- acquisizione di hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie dell’informazione e comunicazione ed al commercio elettronico, nonché primo accesso e allacciamento alla rete;
-  tutela e miglioramento dell’ambiente e miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali nella fase di macellazione

Requisiti di accesso e condizioni di ammissibilità
Già all’atto di presentazione della domanda i soggetti richiedenti devono possedere una serie di requisiti e condizioni (pena l’inammissibilità della stessa), tra le quali:
a) Redditività e capacità finanziaria adeguata alla sostenibilità dell'investimento, desunta dal valore di una serie di indici economici e finanziari e da adeguati vqalori di patrimonio netto;
b) Integrazione nella filiera agroalimentare: l'impresa dovrà disporre di contratti d’acquisto e/o accordi di fornitura di materie prime (stipulati con i produttori singoli ed associati) o per prodotti semilavorati, scarti di lavorazione, sottoprodotti di lavorazione ecc. (stipulati con imprese di lavorazione, trasformazione e/o commercializzazione), per una quota pari almeno al 51 % del prodotto totale da lavorare, trasformare o commercializzare di provenienza extra-aziendale (questi contratti non sono previsti se i soggetti richiedenti sono organismi associativi di produttori);

In ogni caso il dimensionamento complessivo degli impianti del beneficiario dovrà essere commisurato agli eventuali quantitativi di produzione propria ai quali si sommano quelli di produzione proveniente dai contratti e/o accordi di cui sopra.

Presentazione delle domande
Come premesso, a breve uscirà il bando che consentirà la presentazione delle istanze alle quali dovrà essere allegata la seguente documentazione (si riporta di seguito solo quella principale):
- piano aziendale degli investimenti,  sottoscritto dal richiedente l’aiuto e da un revisore dei conti iscritto al registro dei revisori legali;
- attestazione relativa alla dimostrazione del possesso della redditività, redatta e sottoscritta da un revisore contabile iscritto nel registro dei revisori legali, che dimostri il rispetto dei criteri previsti, con il calcolo degli indici economici e finanziari, e la quantificazione del patrimonio netto;
- titolo di proprietà dell’immobile su cui è previsto l’intervento, o altro titolo di possesso;
- attestazione redatta e sottoscritta da un revisore contabile iscritto nel registro, che l’impresa non è in difficoltà;
- contratti di conferimento almeno triennali (obbligatori per i richiedenti diversi dagli organismi associativi di produttori)
- elaborato relativo al costo dell'investimento, con apposto timbro data e firma del progettista e del richiedente, che comprenda:  il computo metrico estimativo delle opere edili, la spesa prevista per i macchinari e le attrezzature, le spese generali;
- n. 3 preventivi di spesa forniti da ditte indipendenti e in concorrenza per l’acquisizione dei beni;
- analisi prezzi a firma del tecnico progettista per le opere e/o lavori non contemplati nel prezziario Lavori Pubblici vigente;
- corografia in scala non inferiore a 1:25.000 e planimetria su base catastale, ante e post investimento, con ubicazione delle opere da realizzare;
- elaborati architettonici e strutturali delle opere da realizzare (piante, sezioni e prospetti in scala adeguata); nel caso di acquisto di macchinari ed attrezzature: lay-out;
- attestazione, a firma di un revisore contabile iscritto al registro dei revisori legali, nella quale devono essere riportati i parametri dimensionali dell’impresa richiedente, specificando se trattasi di impresa autonoma, associata o collegata.
- scheda tecnica di auto-valutazione per l’attribuzione del punteggio e documentazione comprovante le condizioni per la convalida del punteggio auto-attribuito;
- se l’ente beneficiario è una società: atto costitutivo e statuto, delibera dell’ organo di amministrazione che approva l’iniziativa proposta, delibera dell’assemblea dei soci con la quale si autorizza il legale rappresentante ad assumere l’impegno finanziario di spesa per la parte non coperta dal sostegno pubblico, con indicazione motivata della fonte di finanziamento (supportata da specifiche dichiarazioni di intenti rilasciate da istituti di credito, nel caso sia previsto il ricorso a mutui o prestiti), delibera dell’assemblea dei soci con la quale si autorizza l’aumento di capitale sociale, specificando che detto aumento non è destinato a garantire la copertura dell’impegno finanziario di spesa per la parte eccedente l’aiuto pubblico;
-  documentazione per la cantierabilità: autorizzazione allo scarico delle acque reflue, certificato di agibilità e destinazione d’uso per i locali destinati all’installazione di attrezzature e impianti di lavorazione oggetto di finanziamento, documentazione comprovante il rispetto della normativa in materia di autocontrollo dell’igiene dei prodotti alimentari, autorizzazione sanitaria esistente e/o dichiarazione inizio attività, autorizzazione, concessione edilizia o segnalazione certificata inizio attività (S.C.I.A.), nulla osta dell’Ufficio del Genio Civile, valutazione di incidenza, valutazione di impatto ambientale, altre autorizzazioni rilasciate dagli Enti competenti per gli interventi ricadenti nelle aree Natura 2000.
- altra documentazione specifica nel caso in cui l’ investimento preveda l’acquisto di fabbricati e/o terreni e/o impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Punteggi
La valutazione e la selezione delle domande di sostegno avverrà tramite l’attribuzione di punteggi nel rispetto dei criteri che saranno definiti dal bando e che rispetteranno quelli definiti dall’Amministrazione, ai sensi dell’art. 49 del Regolamento UE n. 1305/2013, rielaborati e/o integrati dal Comitato di Sorveglianza del PSR Sicilia 2014/2020, indicati sul sito sicilia.it e vigenti.


Si rimane a disposizione per l’approfondimento dei contenuti delle disposizioni attuative e lo studio di fattibilità delle pratiche. Si precisa che, trattandosi di una pratica complessa, alla quale dovranno concorrere piu’ professionalità, è importante che l’impresa interessata manifesti subito la volontà di partecipare al bando di prossima emanazione.