lunedì 22 settembre 2014

Nuova Sabatini e Credito d’imposta investimenti


Con la presente circolare si vuole richiamare l’attenzione dei clienti che intendono realizzare investimenti, che, qualora ricorrano alcune condizioni, possono utilizzare cumulativamente due strumenti che consentono di ottenere un credito d’imposta  ed un finanziamento agevolato con un contributo in conto interessi, sul quale è anche possibile richiedere la garanzia del Fondo di garanzia per le PMI. Tra l’altro, la possibilità di cumulo è esperibile anche per gli investimenti da eseguire tramite locazione finanziaria, atteso che entrambe le agevolazioni considerano agevolabili i beni acquisiti in leasing.   

 Si precisano meglio di seguito le caratteristiche dei due strumenti:

 Credito d’imposta investimenti (D.L. 91/2014): ne possono fruire gli imprenditori per l’acquisto o l’acquisizione in leasing finanziario di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali. I beni devono essere di un importo unitario non inferiore a 10mila euro ed il valore dell’investimento complessivo,  avviato successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi, deve essere compreso tra 20 mila e 2 milioni di euro. Il calcolo dell'agevolazione fiscale prevede che l'importo del credito sia pari al 15% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali realizzati nei cinque periodi di imposta precedenti, con facoltà di escludere dal calcolo della media il periodo in cui l'investimento è stato maggiore. Il credito d'imposta spetta, a costruzione ultimata, anche per i beni costruiti dalle imprese in economia.

 Nuova Sabatini (Dl 69/13): l'agevolazione consiste in un contributo pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, al tasso di interesse del 2,75% su un finanziamento della durata di cinque anni e d'importo equivalente a quello concesso da una banca a tasso di mercato. Per fruirne occorre presentare alla banca, tramite PEC, la richiesta del finanziamento e del contributo. La banca effettua l’istruttoria e, se l’esito è positivo, adotta la delibera di finanziamento rimandando al Ministero dello Sviluppo Economico la concessione del contributo. L'erogazione del contributo si avrà al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa e viene effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.

Si fa notare che questi strumenti non offrono lo stesso appeal che possedeva, ad es., il credito d’imposta investimenti nazionale utilizzabile nel periodo 2006/2013(L.296/’06) o quello del credito d’imposta regionale (L.R.11/’09) utilizzabile nel periodo 2011/2013, ma permettono comunque alle aziende che hanno l’esigenza di aumentare la capacità produttiva, rinnovare le attrezzature, intraprendere nuove produzioni, ecc. di finanziare più facilmente gli acquisti e di recuperare, con il credito d’imposta, una parte del costo.

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